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Giugno 2016

Conclusione pellegrinaggio parrocchiale per il Giubileo

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Carissimi genitori gentili parrocchiani, Domenica 05.06.16, abbiamo celebrato il “Giubileo parrocchiale”, vivendo insieme il nostro pellegrinaggio alla Chiesa giubilare di Sarnico, e la chiusura del cammino di catechesi dei ragazzi... 

Credo sia stato un gesto: “bello”!: per la numerosa partecipazione, per la serietà e intensità della preghiera, per l’affidamento di ciascuno alla Misericordia del Padre. Vi ringrazio tutti per aver accolto l’invito e condiviso l’esperienza!

Domenica 12.06.16, siamo “tornati alla normalità”, una domenica come tante altre: nella normalità, si vede più facilmente ciò cui teniamo di più e qui sta il problema! Che delusione e che amarezza constatare che, con tutto il cammino percorso, le belle esperienze vissute, i richiami affettuosi: la Chiesa era “vuota”, almeno della maggioranza dei ragazzi della catechesi. Non è mia intenzione fare paternali o prediche accusatorie ma, non sarei Padre, se non vi raccontassi cosa mi sta a cuore: per me, per voi e, soprattutto per i vostri figli. L’incontro domenicale con Gesù, nel Sacramento della Comunità, della Parola e dell’Eucarestia, non è un “dovere”, è la possibilità che la settimana, le “cose di tutti i giorni”, acquistino Speranza; che la vita non sia “schiacciata dai nostri limiti e dall’abitudine che soffoca ogni Desiderio Buono del cuore”. In sostanza, non capisco perché si faccia tanta fatica a percepire che l’Amicizia con Gesù è un Bene, per noi adulti e, soprattutto per i ragazzi! Posso capire gli impegni, le giornate da vivere in famiglia, ma: è proprio così difficile vivere insieme 45 minuti dedicandoli a Gesù? Chi ritiene “inutile” la fede, non partecipa alla vita della Chiesa, è una scelta, ma chi decide di condividere il cammino di fede con i propri figli, perché abbandona tanto facilmente quel minimo di impegno che è la S. Messa della Domenica? Proprio non riesco a capirlo, mi piacerebbe sentire una risposta sensata.

Ripeto, vi scrivo solo perché mi “state a cuore” e soprattutto mi stanno a cuore i più giovani, che rischiano di perdere il Tesoro prezioso che può sostenere il difficile compito del vivere. Mi vien da dire che, prima che come Parroco, vorrei parlarvi da uomo che con voi: “cerca, domanda e spera” per una vita “bella”.

Iniziamo l’esperienza del C.R.E., spero sia per animatori, ragazzi e genitori un’occasione di condividere Bellezza e Speranza! Confido di incontrarvi agli appuntamenti che sono stati proposti; oltre alla S. Messa della Domenica.

Gandosso, 18.06.16.

Il Parroco

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